Impresa 4.0: nel Documento Programmatico di Bilancio l’Iper Ammortamento è dimezzato al 175%

Nel Documento Programmatico di Bilancio, inviato la scorsa settimana dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria a Bruxelles, è scritto chiaramente che l’Iper Ammortamento sarà rinnovato ma con un importante adeguamento al ribasso, passando dall’attuale 250% al 175%. 
 
Nella Tabella III (denominata “Misure Discrezionali Adottate Dalle Amministrazioni Pubbliche”) del documento redatto dal governo, di cui si discute da giorni e che ha provocato la replica delle istituzioni europee, a cui peraltro non si è fatta attendere la controreplica dell’esecutivo italiano, inviata proprio oggi, compare infatti il rinnovo di una delle agevolazioni chiave del Piano Industria 4.0, sicuramente la più apprezzata. Presentata come “Proroga del bonus fiscale sugli ammortamenti connessi agli investimenti in macchinari e attrezzature effettuati nel 2019 per contribuire al rinnovamento del capitale produttivo delle imprese, con alcune modifiche nell’entità”, la misura consiste in realtà di un allungamento di un anno e di una sostanziale riduzione dell’incentivo: si tratterà infatti di “proroga con riduzione per il 2019 del regime dell’Iper ammortamento (175% + 120% software)”. 
 
Secondo le indicazioni contenute nel documento, anche il Super Ammortamento cambierà in modo abbastanza sostanziale: la misura prevista non è infatti il Super Ammortamento che ha caratterizzato il Piano Impresa 4.0 fino ad oggi, ma una maggiorazione dell’ammortamento dei beni immateriali previsti nell’Allegato B. 
 
A compensare la riduzione dell’entità di Super e Iper Ammortamento arriva la Mini Ires: dal 2019, le aziende che assumeranno lavoratori potranno sfruttare un regime agevolato che riduce l’aliquota IRES dal 24% al 15%, per la quota di utili reinvestita in beni strumentali nuovi e in una nuova occupazione. 
 
 

 

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