Nuova Sabatini, un vero successo di richieste. Tempi stretti, sempre più aziende vogliono accederci.
La Nuova Sabatini, il quale bando di partecipazione è stato aperto solo qualche mese fa, sta riscuotendo un enorme successo, infatti, resta solo il 14% delle risorse a disposizione. Ad apprezzare l’agevolazione sono soprattutto le piccole imprese del Nord Italia, che attente dell’opportunità hanno accorso rapidamente agli sportelli preposti per presentare la domanda di accesso.
La Nuova Sabatini – l’agevolazione che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali – si dimostra ancora la più amata dagli italiani. Uno strumento di finanza agevolata che permetterà a moltissimi imprenditori di ammodernare le proprie aziende, i processi produttivi e di controllo offrendo quindi sempre più prodotti competitivi con l’interno mercato globale.
In base all’elaborazione fornita dal Ministero dello Sviluppo Economico ed aggiornata ad agosto, a pochi mesi dalla riapertura dello sportello (il 7 febbraio scorso), sono già state prenotate l’86% delle risorse a disposizione.

fonte Ministero dello Sviluppo Economico
Vediamo nuovamente nel dettaglio di cosa si occupa la Nuova Sabatini.
Cos’è la “Nuova Sabatini”?
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La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
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La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
A chi si rivolge questa agevolazione aziendale?
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Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
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sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
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sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
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non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
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non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
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hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento
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Quali sono i settori ammessi alla Nuova Sabatini?
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Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
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attività finanziarie e assicurative
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attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione
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Cosa finanzia effettivamente la Nuova Sabatini?
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I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
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Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
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autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
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correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
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