DISPOSITIVI MEDICI, CONFIMI SANITÀ: DA BLOCCARE PROTOCOLLO CONSIP – CONFINDUSTRIA - Pulin, “Subito un tavolo di confronto collegiale per includere tutte le sigle del settore”

Roma, 19 gennaio 2024 – Il presidente di Confimi Industria Sanità Massimo Pulin, esprime forte dissenso e chiede subito un tavolo di confronto collegiale sul recente protocollo d’intesa sottoscritto da Confindustria Dispositivi Medici e Consip, centrale acquisti della pubblica amministrazione controllata interamente dal ministero dell'Economia e delle Finanze.   
  
L’accordo ha l’obiettivo di individuare nel mercato delle imprese, anche del settore sanitario, le migliori opportunità di approvvigionamento per le pubbliche amministrazioni.   
  
“Il protocollo di collaborazione – spiega Pulin – firmato con un’unica associazione di categoria di un comparto invece molto più ampio, mina alla base i principi di trasparenza e di concorrenza che un ente pubblico dovrebbe garantire fornendo terzietà nel rapporto tra fornitori e stazioni appaltanti”.  
  
Soprattutto se, come viene riportato, “lo stesso accordo è “nel più ampio interesse del Paese”  - dice Pulin – Un interesse che si traduce quindi con il più ampio interesse di tutte le imprese, e non soltanto di alcune”.   
   
“Ricordiamo che l’unico azionista della Consip è il ministero dell’Economia e delle Finanze – prosegue il presidente di Confimi Sanità – pertanto chiediamo che questo accordo sia immediatamente bloccato. In alternativa, sia data la possibilità a tutte le sigle del settore di firmare un analogo protocollo per avere un confronto collegiale e identificare insieme i percorsi per migliorare le forniture, evitando così il ripetersi di negative esperienze del recente passato che hanno portato ad esempio al payback”.   
   
Conclude Massimo Pulin: “La battaglia per tutelare le imprese, e soprattutto la legalità nelle forniture, seppure su posizioni associative differenti, si basa sulla libera concorrenza e sull’opportunità di partire tutti con lo stesso passo, le stesse conoscenze e le stesse possibilità”.
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