EX ILVA, AGNELLI (CONFIMI): L'AZIENDA TORNI ITALIANA

Roma, 29 gennaio 2024 - “Il più grande laminatoio in continuo d’Europa deve tornare in mano all’Italia”. Paolo Agnelli, industriale metallurgico e presidente di Confimi Industria, nel giorno dello sciopero dell’Ilva di Taranto ribadisce la solidarietà a lavoratori e aziende subfornitrici, e si appella al governo.
 
“Gli eccellenti industriali italiani del settore sono gli unici che in pochi anni sarebbero in grado di risanare e rilanciare lo stabilimento di Taranto: il governo si impegni a salvaguardare i nuovi entranti dai reati ambientali di cui non sono i diretti responsabili, dando dieci anni di tempo per la bonifica e la trasformazione degli impianti e assicurandone la garanzia sui finanziamenti. Se necessario, anche ponendosi contro alle normative europee”.
 
“Non possiamo sacrificare il nostro sistema industriale in nome di un’Europa priva di spirito solidale e che permette soltanto a qualcuno di fare i propri interessi”.
 
Conclude Agnelli: “Sia l’affare Ilva il segnale che l’industria italiana e l’agricoltura europea possano tornare a operare liberamente senza vincoli non democratici”.
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