Fatturazione elettronica differita e gestione del reverse charge interno

GESTIONE DATA FATTURA
A seguito della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14/E dello scorso 17/06/2019 molte aziende sono in questi giorni in fibrillazione per un passaggio contenuto nella suddetta circolare secondo il quale in una sequenza di più d.d.t. (es. 2, 10 e 28 settembre) gli operatori dovrebbero emettere fattura (ancorché entro il 15 del mese successivo) valorizzando la data fattura con la data dell’ultimo d.d.t. (28 settembre nell’esempio).
Nel documento in allegato abbiamo spiegato come tale precisazione sia solo una delle varie ipotesi possibili e che, alla luce del nuovo quadro tecnico normativo, non è venuta meno la possibilità di continuare come in passato a datare la fattura anche a fine mese (30 settembre) ancorché effettivamente emessa (trasmessa) i primi giorni del mese successivo. Per questioni di “eleganza” (e anche perché non ci hanno dato indicazioni su quando lo faranno) non abbiamo scritto nel nostro documento che l’Agenzia delle Entrate prossimamente preciserà espressamente questa cosa. Come si potrà notare la nostra raccomandazione è altresì quella di evitare possibilmente di datare la fattura nel mese successivo a quello di competenza (si suggerisce cioè sempre la retrodatazione al mese di competenza Iva) poiché diversamente si creeranno dei “disastrosi” disallineamenti fra i dati comunque correttamente gestiti dal contribuenti e quelli (erroneamente) interpretati nel mese successivo dall’Agenzia delle Entrate.  
 
GESTIONE ACQUISTI IN REVERSE CHARGE INTERNO
Abbiamo preso ancora una volta posizione (ci eravamo già espressi in tal senso anche nei mesi scorsi) circa il fatto che la fattura di acquisto in reverse charge interno (ad esempio, dell’impresa di pulizie, dell’idraulico che fa l’impianto, ecc.) può essere integrata dal cessionario/committente (previa stampa e doppia registrazione) senza inoltrarla necessariamente al SdI secondo la procedura descritta in passato dall’Agenzia delle Entrate nella FAQ 36/E/2018. E’ una posizione “coraggiosa” che come Confimi abbiamo da sempre sostenuto anche in seno ai lavori presso il Forum Nazionale sulla Fatturazione elettronica e che (ancorché timidamente e implicitamente) sembra oggi riconosciuta nella citata circolare 14/E (anche in questo caso non potevamo essere più espliciti ma all’interno dell’Agenzia delle Entrate ci sono anime dai pensieri antitetici e quello che hanno scritto è evidentemente frutto di una “mediazione” loro interna). Nel senso da noi sostenuto si è recentemente espressa con ufficialità anche Assosoftware.  E’ una posizione che riteniamo non solo sostenibile ma, a nostro giudizio, inevitabile poiché la trasmissione di un XML con i dati dell’integrazione (questa l’alternativa) rischia di rendere palesi agli occhi del fisco gli inevitabili (e sanzionabili) ritardi legati ad una tempistica troppo stretta e di difficile gestione (in particolare quando la contabilità è tenuta esternamente presso un commercialista). Concludiamo evidenziando  che per risolvere la problematica una volta per tutte i suggerimenti di Confimi al legislatore (e agli organi competenti) sono quelli, laddove non si intendesse eliminare il reverse (richiesta da più parti sostenuta ma piuttosto improbabile nel breve termine), di allineare (dal punto di vista espositivo in fattura) il reverse charge allo split payment in modo che la fattura emessa dal fornitore riporti comunque l’Iva ancorché il fornitore non la incassi e il c.d. “debitore d’imposta” rimanga il cessionario/committente. In questo modo l’Agenzia delle Entrate riceverebbe (direttamente dal fornitore) i dati già integrati dell’Iva senza creare incombenze di difficile gestione per il cessionario/committente. Ovviamente, per tale soluzione, bisogna attendere le modifiche normative che ci auguriamo possano trovare luce già con la prossima manovra.
 
Fabio RamaioliDirettore Generale Confimi Industria
Francesco ZuechResponsabile Fiscale Confimi Industria
 
 
Pubblichiamo inoltre QUI nota congiunta Confimi Industria e ANC che analizza nel dettaglio due delle questioni legate alle novità in materia di fatturazione elettronica
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