Al via il credito fiscale per la quotazione in borsa delle PMI

Pubblicato in Gazzetta il decreto attuativo del Mise che dà via libera al credito d’imposta che sostiene la quotazione delle PMI e favorisce l’ingresso in Borsa dei piccoli imprenditori. 500.000 € il credito massimo a cui potrà aspirare ciascun’azienda.
 
Chi può usufruirne?
Le PMI che hanno avviato una procedura di ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato Ue o dello spazio economico europeo a partire dal 1° gennaio 2018.
 
Cosa prevede l’agevolazione?
Un credito d’imposta fino a 500.000 € nella misura del 50% dei costi di consulenza sostenuti fino al 31 dicembre 2020.
 
Quali sono le spese finanziabili?
Saranno finanziate le attività finalizzate alla quotazione delle PMI come: l’implementazione e l’adeguamento del controllo di gestione, l’assistenza nella redazione del piano industriale, gli studi di fattibilità dell’operazione, la due diligence finanziaria, i listing fee, il supporto legale, fiscale e contrattuale, nonché le spese per le comunicazioni effettuate tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.
 
Come si fruisce del credito d’imposta?
Il credito andrà usato esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sarà ottenuta la quotazione. I beneficiari dovranno inviare l’istanza in via telematica nel periodo d’imposta compreso fra il 1°ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione ed il 31 marzo dell’anno successivo.
 

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